martedì 6 settembre 2011

A poco a poco, "poco" diventa di più

In Africa si usa dire così per intendere che ogni piccola unità aiuta a fare aumentare la quantità. E anche ADA è così, è una piccola associazione, giovane, ma ogni giorno aggiunge un tassello, un "poco" per cercare di crescere sempre di più.


Con "poco" abbiamo aiutato le nostre donne a riunirsi in cooperative e avviare i GIC (Gruppi di Interesse Comunitario), che in effetti ora lavorano a pieno regime, grazie alla nostra donazione di 2.000 euro per gruppo.


Con "poco" abbiamo sostenuto anche delle nuove attività generatrici di reddito, piccole attività artigianali o commerciali, che richiedono mini-finanziamenti, di cui fruiranno 30 donne. Con 1.524 euro e alcune piccole spese di progettazione stiamo creando 30 nuovi posti di lavoro e una speranza in più per 30 persone e per le loro relative famiglie.

Il nostro è stato un piccolo investimento su di loro, ma per queste donne significherà una grande opportunità. Abbiamo dato loro fiducia e loro dovranno essere in grado di ricompensarla, anche dinanzi agli altri gruppi di donne. Infatti la piccola somma di denaro è ora nelle mani di un modesto gruppo di donne che li userà per farli fruttare, per esempio acquistando una cabina per vendere poi tessere telefoniche, oppure acquistando modelli di carta per cucire abiti e grembiuli scolastici e via dicendo. Quando l’attività sarà decollata, le donne restituiranno poi la somma in maniera graduale, maggiorata del 5% per poter rifondere le spese organizzative dei responsabili, e questa verrà passata poi al prossimo gruppo di donne, innescando così dei meccanismi di sviluppo che responsabilizzano le persone coinvolte, che non sono più solo oggetto di un aiuto, bensì soggetti in grado di migliorare la propria situazione economica,

Speriamo che il nostro “poco” diventi di più e di vedere dunque i frutti di quanto seminato.

Durante la visita del nostro presidente, in Camerun nel mese di Agosto, altri passi in avanti sono stati fatti: la partecipazione e il coinvolgimento di alcuni notabili nell’installazione del nostro sistema idropotabile, assicurerà un graduale raggiungimento dei nostri obiettivi, ossia fornire acqua potabile al villaggio di Baboné, per scongiurare il rischio di malattie veicolate dall’acqua non trattata, che colpiscono soprattutto i bambini. Sono state dunque fatte riunioni, controllati prezzi e materiali e tanto altro ancora.

E anche il nostro pick-up, donato alle donne di Baboné, è stato reso funzionale ai viaggi al mercato, con il cambio di gomme in favore di altre nuove, più robuste, e gli è stato applicato anche un telone che permette di riparare i prodotti agricoli da polvere, sole e pioggia.


Questo e altro a Baboné, grazie anche al contributo della Consulta per la pace di Brescia e della Banca di Leno. A poco a poco, "poco" diventa di più.




2 commenti:

  1. Salve, gradirei ricevere un indirizzo di posta elettronica dove poter comunicare con la vostra associazione. Non sono riuscita a trovarlo su questo sito. Grazie

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  2. In ritardo nella risposta ma... adaonlusbrescia@gmail.com
    Grazie!!

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