giovedì 26 novembre 2009

Avremo l'Elettricità da due Cascate in Camerun

E’ stata completata la valutazione della potenza elettrica disponibile in due cascate da noi considerate, la prima sul torrente Dontcho dalla quale sono potenzialmente producibili dai 30 ai 38 Kw e la seconda sul torrente Shiku’Balolou dalla quale si potranno potenzialmente ottenere dai 42 ai 65 Kw.
Opteremo, almeno inizialmente, per la seconda anche per motivi costistici, in attesa di possibili finanziamenti esterni per realizzarle entrambe. Confermando l’orientamento alla sostenibilità lo studio ha analizzato il possibile impatto ambientale di una simile realizzazione sul degrado della vegetazione, sull’acqua che potrebbe venire contaminata dai carburanti impiegati, sulla distruzione della vegetazione per la costruzione di linee elettriche, sul paesaggio principalmente per effetto dei terrazzamenti, sui paesi vicini soprattutto per le opere civili realizzate, sulle attività agricole e i nuovi processi di produzione, sull’equilibrio alimentare con maggiori disponibilità di pesce, nonché l'impatto sulla salute dei rivieraschi sia per la presenza sul territorio di personale esterno, sia per la crescita di malattie che per la crescita abnorme di zanzare.

A fronte di questi rischi verranno adottate alcune misure che consentano di attenuare l’impatto ambientale dell’opera quali:

  • Prendere le precauzioni necessarie per evitare la dispersione dei lubrificanti nei terreni e nelle acque;
  • Posizionare gli sbarramenti per limitare gli spazi sotratti all’agricoltura ed alla flora e fauna locali;
  • Limitare l’erosione del suolo con bariere;
  • Attivare misure di profilassi adeguate;
  • Istituire sorveglianza sulla diga;
  • Programmare visite mediche al personale delle imprese ed effettuare campagne di sensibilizzazione;
  • Armonizzare gli aspetti legali con le esigenze sociali;
  • Eseguire lavori preferibilmente nella stagione secca;

Daremo così avvio ad un piano che porti l'elettricità nelle zone rurali dell'Haut Nkam, dove ancora oggi l'illuminazione è legata alle lampade a olio.

Grazie per l'attenzione

Ascagno Marconi



martedì 24 novembre 2009

Coltivare la Speranza

L’attività di ADA continua spedita con la piena collaborazione della comunità di Babone la quale ha ormai accordato all’Associazione la propria fiducia come dimostra anche la donazione di ben 60 ettari di terreno, qualcuno in più di quelli inizialmente promessi dallo stesso capo villaggio, nonché di un’area di 2.000 metri quadrati in cui far sorgere “CASA ADA” che servirà da sede operativa e da alloggio per tutti coloro che desidereranno venire con noi in Camerun per aiutarci nel nostro progetto (docenti, esperti in agricoltura, esperti in idroelettrico, installatori e/o manutentori di macchinari per falegnameria, ecc.).
Grazie a tutto questo sarà possibile dare avvio, finanziamenti permettendo, a tutte le iniziative che ADA si è proposta di intraprendere in campo agricolo e dell’allevamento con l’obiettivo primario di migliorare le condizioni alimentari delle famiglie, arricchendo in quantità e qualità la dieta della popolazione. Sempre in questi 60 ettari sarà coltivata anche la Jatropha Curcas e dalla spremitura delle proprie bacche otterremo bio diesel per far funzionare la macchine e creare energia dove ancora non c’è.
Sempre in armonia con le linee guida ed i principi ispiratori di ADA Onlus formeremo più di 200 donne del villaggio di Babone. Il corso inizierà Sabato 28 Novembre 2009 e terminerà Domenica 06 Dicembre ed avrà come obiettivo quello di accescere le capacità e le competenze dei partecipanti individuati e selezionati nei diversi GIC (Gruppi di Interesse Comunitario) del villaggio sulle seguenti tematiche:
  • Sistemazione delle terre per renderle coltivabili: tecniche di terrazzamento per evitare il dilavamento dei territori;
  • Creazione di Pepiniere per la coltivazione della Jatropha Curcas e della Caliandra necessaria per l’alimentazione delle capre;
  • Agricoltura di specie alimentari ed orticole;
  • Allevamento in recinto di animali, in particolare capre e pollame;
  • Piscicoltura integrata con l’allevamento di anatre e oche;
  • Apicoltura.
Un altro passo avanti fatto insieme alla comunità di Babone verso lo sviluppo ed il migliormento delle condizioni di vita, una risposta concreta nella lotta contro la fame e la povertà. Laddove anche i grandi della terra sembrano essere in difficoltà, noi con umiltà ed ottimismo crediamo di poter vincere la nostra sfida.

Grazie per l’attenzione e soprattutto “AIUTATECI AD AIUTARLI”.


Ascagno Marconi